Arrampicata
Su richiesta, un professionista della montagna, la guida alpina Luigi Baroni vi potrà far apprezzare i piaceri degli sport di montagna
Per informazioni o domande:
Luigi Baroni: 3471823101
Placca del Rio Spigone (o Vigolone)
Piccola placca di arenaria situata sulla sponda destra idrografica del Rio Spigone, torrentello affluente del Baganza; dopo la riattrezzatura e pulitura dell’estate 2010 l’arrampicata risulta piacevole e divertente.
Falesia di interesse locale, offre un’arrampicata su vie medio-facili in luogo ameno e tranquillo nei pressi del corso d’acqua (eventuale bagno).
Si può accedere facilmente alla sommità della placca (albero con catena) per il pendio boscoso di sinistra.
ACCESSO
Da Parma raggiungere Calestano e da qui proseguire verso Ravarano; a km 1,8 esatti alla rotatoria di Calestano prendere sulla sinistra la strada con indicazione per “Vigolone” e “Fonte di S. Giovanni”. Seguire la diramazione per Km 1.2, giungendo ad una azienda agricola situata sulla sinistra della rotabile. Proprio a monte della costruzione parte una strada sterrata (percorribile in auto), che si segue con alcuni saliscendi per 900 metri.
Parcheggiare nei pressi della confluenza con una carraia proveniente da sinistra, facendo attenzione a non ostacolare il transito. Poche decine di metri più oltre, nei pressi di una grande quercia (bollo rosso e freccia), si prende sulla sinistra una traccetta nel bosco (bolli rossi) che in 1 minuto scende al greto del torrentello e alla base della placca.
PERIODO CONSIGLIATO
Pur essendo situata a bassa quota (550 mt circa) ed esposta favorevolmente, se ne consiglia la frequentazione ad aprile e ottobre.
CARATTERISTICHE DELL’ ARRAMPICATA
La roccia è un’arenaria color grigio scuro, piuttosto simile alla Placca di Tavolana; lo stile di arrampicata è invece molto differente, per la maggior ripidezza della struttura, che offre un’arrampicata tecnica e divertente su tacche nette. Risultano attualmente attrezzati 8 monotiri, che praticamente saturano le possibilità della piccola struttura.
Placca di Tavolana
In Val Baganza, a monte di Calestano, sono situate tre distinte strutture rocciose di arenaria, con itinerari medio-facili, adatti per apprendere la tecnica di arrampicata su placca o per trascorrere mezza giornata arrampicando al sole. Si tratta di falesie di interesse locale, che offrono tuttavia un’arrampicata piacevole. La placca di Tavolana e il Groppo della Rondinella sono situate sulla riva sinistra idrografica del torrente Baganza, rispettivamente a monte e a valle della caratteristica strozzatura nota col nome di Stretta di Armorano.
La Placca di Tavolana è una placca di arenaria molto rugosa di color grigio scuro, con caratteristici rigonfiamenti. Per comodità di accesso, qualità della roccia e amenità del luogo è sicuramente una struttura interessante.
ACCESSO
Da Parma raggiungere Calestano e continuare per la Val Baganza in direzione di Ravarano, superando un caratteristico ponte di ferro, fino a svoltare per una strada che scende sulla destra verso il torrente. Seguirla per 700 metri, tralasciando una prima diramazione sulla destra e prendendo invece la seconda, che conduce nei pressi di alcune villette, dove si lascia l’auto. Prendere la carrareccia che fiancheggia le case e sale ad un bivio; svoltare a sinistra e continuare in discesa fino al greto del torrente. Obliquando a sinistra fra gli arbusti lungo il letto del torrente, con facile guado raggiungere la sponda opposta e l’evidente placca.
PERIODO CONSIGLIATO
Per la bassa quota della struttura (470 mt ca) e l’esposizione a Sud-Ovest è possibile arrampicare tutto l’anno. Da evitare i periodi di piena del torrente; dopo forti piogge il guado può diventare più complesso
CARATTERISTICHE DELL’ ARRAMPICATA
Si tratta di una falesia di interesse locale, che offre un’arrampicata tecnica e di movimento su placca appoggiata, divertente e con difficoltà moderate. La roccia è un’arenaria color grigio scura particolarmente rugosa, tanto aderente in condizioni normali, quanto scivolosa se bagnata. Sufficienti una corda da 60 metri e una decina di rinvii. Consigliabile il casco.
Groppo della Rondinella
Caratteristica piccola placca inclinata di arenaria color grigio chiaro a liste, alta circa 60 metri, situata sulla riva sin. idrografica del torrente Baganza, circa 2 km a monte del centro di Calestano, in corrispondenza della Stretta di Armorano. Falesia di interesse locale.
ACCESSO
Da Parma raggiungere Calestano, e continuare lungo la Val Baganza per la SP n. 15 di Calestano in direzione di Ravarano. Oltrepassato il pannello luminoso, continuare per circa 900 metri, parcheggiando in una piazzuola sulla destra, circa un centinaio di metri prima del “cartello km 26”. Continuare a piedi lungo la strada per circa 150 metri, fino a raggiungere una marcata curva a gomito a sinistra. In prossimità della curva, imboccare sulla destra una traccia che scende ripida nel bosco, dapprima direttamente, poi con traverso a destra, raggiungendo un’antica carrareccia. Per essa in breve si scende a raggiungere il greto del torrente, in prossimità di un cartello “metanodotto” e proprio di fronte alla parete. Utili stivali o sandali per guadare il fiume a questo punto.
PERIODO CONSIGLIATO
La favorevole esposizione e la bassa quota (440 mt) consentono di arrampicare tutto l’anno, con l’avvertenza tuttavia che dopo intense piogge il guado può essere più complesso. Evitare ovviamente i periodi di piena del torrente.
CARATTERISTICHE DELL’ ARRAMPICATA
La regolare inclinazione della struttura rende l’arrampicata uniforme sia come movimenti sia come standard di difficoltà. Necessari corda da 60 metri e una decina di rinvii.
DISCESA
Discesa in doppia lungo le vie.
Salti del Diavolo – Chiastra di S. Benedetto
I salti del Diavolo sono uno spettacolare affioramento di guglie e pinnacoli arenaceo-conglomeratici che si sviluppa traversalmente alla Val Baganza, nel suo tratto mediano, per circa 5 K, più o menoda Chiastre di Ravarano a Cassio. Panoramicamente molto suggestive, queste torri, più volte oggetto di esplorazioni, hanno offerto scarse possibilità di tracciare validi itinerari di arrampicata, a causa dell’estrema friabilità della roccia. L’ eccezione è rappresentata dal settore situato a Nord-Est dell’abitato di Cassio, la Chiastra di San Benedetto, struttura che merita di essere visitata, anche per la bellezza del luogo. Formata da 3 torrioni: il Torrione Orientale o Torrione Principale, il più alto, il Torrione Centrale ed il Torrione Occidentale. Dal punto di vista geologico questo complesso di torri presenta nel versante Sud-Ovest un conglomerato estremamente friabile e nel versante Nord-Est, opposto al precedente, un’arenaria a tratti abbastanza solida, dove si sviluppano gli itinerari.
ACCESSO
Da Parma raggiungere Fornovo Taro e di qui per la Strada della Cisa (SP 62) l’abitato di Cassio (Km 41). Dal paese svoltare a destra, seguendo le indicazioni per Selva del Boschetto; parcheggiare nei pressi di una stalla proprio di fronte al cartello segnaletico di Cassio in vista dell’attraente struttura rocciosa. Prendere una stradina che dopo aver superato due abitazioni si trasforma in viottolo; svoltando poi a sinistra si giunge in breve alla base del versante Sud-Ovest delle torri. Qui un sentiero ad anello corre alla base della Chiastra.
PERIODO CONSIGLIATO
La quota (825 mt ca), l’esposizione (Nord-Est) e la copertura boscosa circostante rendono consigliabile la frequentazione nel periodo maggio-ottobre. In estate sole dal primo mattino fino a mezziogiorno.
CARATTERISTICHE DELL’ ARRAMPICATA
L’ arrampicata, sempre tecnica, richiede un buon uso dei piedi e, a tratti, in rapporto alle difficoltà, anche una discreta resistenza alla continuità. Valutare sempre con molta attenzione la solidità degli appigli che si utilizzano. Indossare il casco. Da notare che bisogna fare l’abitudine a questo tipo di arrampicata: il primo tiro della giornata, anche per chi ha già arrampicato qui, può risultare un po’ strano, poi in seguito si fa l’abitudine alla roccia ed allo stile di arrampicata