Antichi castelli protetti da mura possenti, rocche dai tondi bastioni e fortezze turrite ovunque presidiano le terre di Ottavio Farnese, Duca di Parma e Piacenza, che regna magnifico sotto gli auspici della Pace e della Vittoria.
Colorno – Castello dei Parmensi fino al secolo XII. Fu sotto il dominio dei Farnese e dei Borbone che la reggia raggiunse il suo massimo splendore tanto che fu ribattezzata la piccola Versailles.
Fontanellato – Il nucleo più antico della rocca si fa risalire al Duecento ed è attribuito al capostipite della nobile famiglia parmense che per ben cinque secoli ne ha retto le sorti: i Sanvitale. Il castello racchiude lo straordinario ciclo di affreschi del Parmigianino
San Secondo – Possente e massiccia rocca, fondata nel 1385 da Beltrando Rossi, si trasformò ben presto in una sfarzosa residenza diventando l’emblema più significativo della raffinatezza artistica
Soragna – Costruita attorno al 1361 nelle terre che appartenevano ai Pallavicino, la rocca assunse il suo aspetto attuale di sontuosa dimora nel 1536 con la casata dei Meli Lupi che ottenne l’investitura ufficiale di Principi di Soragna.
Felino – L’antico feudo di Felino domina la vallata tra i torrenti Baganza e Parma. Per la sua posizione strategica il castello, fondato del 1140, fu centro di secolari dispute territoriali: le prigioni e le camere di tortura, ancora visitabili, rappresentano la suggestiva testimonianza di quel lungo periodo di lotte feudali.
Montechiarugolo – Quanto mai controverse le origini della rocca che, dominante sulla valle dell’Enza, fu forse fondata nel XIII secolo da Ugo Sanvitale e subito contesa dal Comune di Parma e dai Guidanselmi per la sua posizione strategica di prima importanza. Appartenne ai Sanvitale fino al 1313 anno in cui fu distrutta per la prima volta. Ricostruita dai duchi di Milano e nuovamente attaccata dagli Este, dai Visconti e da altri potenti feudatari, passò infine ai Conti Torelli nel XVI secolo.
Torrechiara – Capolavoro dell’architettura militare di tutti i tempi, il castello cinto da una triplice cerchia di mura e sormontato da quattro torrioni angolari, fu fatto costruire nel 1448 da Pier Maria Rossi, come pegno d’amore per la sua giovane amante Bianca Pellegrini.
Bardi – Pare sorgere miracolosamente dagli speroni di diaspro rosso la fortezza di Bardi che dall’altro dei suoi possenti contrafforti domina l’antico borgo e le valli del Ceno e della Noveglia. Resistette agli assalti guerreschi dei Pallavicino, difese le sorti ghibelline contro i Guelfi di Piacenza e conobbe i fasti e lo splendore della signoria dei Landi, che nel ‘500 vollero ingentilire il castello realizzando eleganti appartamenti affrescati, giardini, fontane e una grande biblioteca.
Compiano – Costruito prima dell’anno mille, sorge su un rilievo dell’appennino, lungo la valle del fiume Taro, in una posizione strategica che lo rese oggetto di contese e guerre fra i potenti, animosi casati dell’antica “Lombardia”. Dopo essere passato sotto il dominio dei Malaspina, del Comune di Piacenza e dei Landi, passò ai Farnese che lo acquistarono per 121 mila ducati.
Rocca D’Olgisio – Incastonato nella roccia e cinto da ben sei distinti ordini di mura, a testimonianza di un passato ricco di assedi e conflitti feudali, è una delle più antiche e suggestive rocche delle terre piacentine
Agazzano – Nel periodo feudale, Agazzano fu la piccola capitale del casato degli Scotti che, sulle rovine di una possente rocca medievale, costruirono nel 1475 una residenza signorile
La Bastardina – Situata all’interno di un parco che oggi ospita un prestigioso campo da golf, la fortezza era appartenuta agli Scotti e agli Anguissola
Rivalta – Sorto sulle sponde del fiume Trebbia nel 1048, è appartenuto ai Landi fin dal ‘300 che un secolo dopo trasformarono l’antica rocca in una sontuosa residenza
Paderna – Antico maniero fondato probabilmente nel 1028, assunse nel Quattrocento l’attuale fisionomia di elegante dimora fortificata che racchiude all’interno un’ampia corte agricola
Gropparello – Nel verde delle colline piacentine, rivive l’incanto del Medioevo, rievocato fra le mura del castello di Gropparello, antico maniero le cui origini risalgono al VIII secolo, che sorge a picco su un orrido di straordinaria bellezza.
Castelnuovo Fogliani – Artefice della Reggia di Caserta, fu il Vanvitelli a restaurare il castello di proprietà della famiglia Sforza-Fogliani trasformando un’antica fortezza, le cui origini risalgono addirittura al XII secolo, in un’elegante villa neoclassica.
San Pietro in Cerro – Nel 1491, pare sulle rovine di un’antica rocca appartenuta forse ai Pallavicino, Bartolomeo Barattieri fece edificare il castello.
Vigoleno – Immerso nella campagna piacentina, è uno dei borghi più suggestivi del territorio. Lo racchiude ancora l’antica cinta muraria a merli ghibellini del castello, dominato da un’ imponente torre quadrata.